Silvia Novelli (Torino - 1970)

 

Nata a Torino  il 15 novembre 1970, vive a Torino. E’ ricercatrice presso l’istituto nazionale di Economia agraria. Ha frequentato i corsi di ripresa, montaggio e sceneggiatura tenuti dall’Istituto Fellini di Torino (centro professionale della comunicazione audiovisiva). Fa parte di BADhOLE Video www.badholevideo.com – il gruppo che si presenta così: Il progetto BADhOLE Video nasce a Torino nel 2001 ad opera di Silvia Novelli (che si finge regista) e di Milena Paulon (che si finge sceneggiatrice).  Dietro la sigla ‘BADhOLE’ si forma un gruppo di agguerrite film-makers che realizzano numerosi cortometraggi sui temi sociali e civili di maggiore attualità con l’occhio ironico della commedia. BADhOLE è un gioco di parole… in dialetto piemontese BADOLA (senza l’H!) è un appellativo scherzoso per indicare una persona stupidotta.

Oltre ai due film in Concorso, le BADhOLE hanno realizzato Gli eroi di Casamiya (8 min. 2007 fiction), Ho visto cose (2 min. 2007 documentario), Guerra e Pacs (6 min. 2006 fiction), Cavolini a Bruxelles (15 min. 2005 fiction), Tutto su mia sorella (3 min. 2005 documentario), Sarò flessibile con te (6 min. 2005 fiction), e Lo sguardo degli altri (15 min. 2004 documentario di Antonio Stelitano con post-produzione BADhOLE Video). Hanno vinto numerosi premi.

 

 

                   


E’ femmina, no? – regia di Silvia Novelli

17 minuti, Torino 2006; soggetto di Milena Paulon e Silvia Novelli; sceneggiatura di Milena Paulon, Giustina Iannelli, Silvia Bandini, Lara Gastaldi; fotografia e riprese di Diego Prato; montaggio di Karin Giddio; musiche originali di Gaetano Spiava; aiuto regista Milena Paulon; segretaria di edizione Lucia Andreucci; assistenti alle riprese Antonio Stelitano e Karin Giddio; supporto all’organizzazione Francesca Cassano; operatrice backstage Carola Costanza; fotografa di scena Barbara Malacart; disegni di Alessia Traina; interpreti Silvia Montagnini, Alessia Donadio, Giustina Iannelli, Stefania Maschio, Guido Catalano, Luca Cipriani, Roberta Carofalo, Marco Celia, Max (il pastore tedesco). La poesia Mi sono innamorato di una ragazza strana è di Guido Catalano. Il film ha vinto alcuni premi.

 

SINOSSI

Torino, in un prossimo futuro. In una casa di ringhiera, microcosmo che riproduce una società italiana sempre meno laica, vivono ‘le famiglie’, con i loro diritti, e tutti gli altri. Tra di essi due ragazze che hanno un desiderio. Ma la realtà è davvero quello che sembra?


 

 

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Milli Toja milli.toja@fastwebnet.org

Donatella Massara donatella.massara@fastwebnet.it

Giovanna Foglia & Fiorella Cagnoni fiorefoglia@alice.it

 

 

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